Questo tipo di riabilitazione tratta una sfera particolarmente intima della persona, per questo nel tempo un alone di tabù e verità nascoste l'ha resa poco nota, nonostante già dal 1948 il
Pelvic Floor Muscle Treatment (PFMT) iniziò ad essere prescritto come terapia elettiva per l’incontinenza urinaria. Oggi l’informazione e le conoscenze hanno
portato a parlare con più libertà delle problematiche del pavimento pelvico e a considerare il trattamento fisioterapico la vera cura delle stesse.
Di cosa si occupa la riabilitazione del pavimento pelvico?
La riabilitazione del pavimento pelvico è fondamentale nel trattamento di:
- Incontinenza urinaria da sforzo, da urgenza o mista;
- Incontinenza fecale;
- Prolassi di vescica, utero, retto;
- Dispareunia o dolore sessuale;
- Disfunzioni sessuali, come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce;
- Dolore pelvico e lombare cronico.
Occorre precisare che la riabilitazione del pavimento pelvico gioca un ruolo fondamentale:
- Nel pre e post parto, a causa delle grandi modificazioni corporee che la gravidanza comporta;
- Prima e dopo interventi alla prostata, alla vescica, all'uretra e all’utero, sia a scopo preventivo che curativo: spesso, infatti, la fisioterapia può aiutare a scongiurare o limitare il
pericolo dell’incontinenza e dei prolassi.
- In generale, gli obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico sono:
- Ripristinare l’attività degli sfinteri uretrale e anale, due muscoli che consentono la continenza quando sono contratti e lo svuotamento quando sono rilassati;
- Normalizzare il tono muscolare del perineo;
- Ripristinare la coordinazione e la sinergia dei muscoli addominali e perineali;
- Verificare ed eventualmente correggere la dinamica respiratoria;
- Consigliare un’adeguata strategia comportamentale minzionale;
- Consigliare una corretta assunzione di liquidi e alimenti per facilitare il regolare svuotamento di vescica e intestino;
- Consigliare e addestrare all'utilizzo di ausili terapeutici.